AGI - Le operazioni di scavo sotto la 'Casa del Jazz', all'inizio di via Cristoforo Colombo, a Roma, sono riprese. Lo si apprende da fonti investigative. Sul posto - coordinati dalla Prefettura -, polizia, carabinieri e la guardia di finanza. Ieri, giovedì, è iniziata un'operazione di ispezione nell'edificio sequestrato alla Banda della Magliana, attuale ritrovo culturale della capitale.
Il luogo non è mai stato ispezionato prima e potrebbe portare a una svolta sul caso del giudice Paolo Adinolfi scomparso 31 anni fa. All'interno non è escluso che possano esserci armi. Tra le ipotesi anche quella che, all'interno dei luoghi ispezionati, possa esserci il corpo del giudice Paolo Adinolfi, scomparso nel 1994. Non c'è al momento alcuna delega alle indagini da parte dei pm della Capitale.
Le ragioni dell'ispezione
"È necessario fare una verifica" sotto alla 'Casa del Jazz' "non perché si stia cercando in particolare qualcosa", ma perché "si ha avuto notizia che nel bene confiscato alla Banda della Magliana ci sta questa parte, una galleria che è stata tombata, non conosciuta ed è giusto verificare cosa ci sia dentro".
Il commento del Prefetto Giannini
Sono le prime parole del Prefetto Lamberto Giannini che, conversando con l'AGI, racconta l'ispezione di questa mattina di carabinieri, polizia, guardia di finanza e Sovrintendenza del Campidoglio. Le forze dell'ordine sono state coinvolte perché, "se dovesse esserci qualcosa", in questo tunnel chiuso da ben 30 anni, è giusto che sia preso in consegna".
La famiglia Adinolfi attende sviluppi
"È un momento nel quale bisogna solo aspettare l'evoluzione di questa attività. Io e la mia famiglia, in questo momento, non ci sentiamo di dire nulla", ha detto all'AGI l'avvocato Lorenzo Adinolfi, figlio del magistrato scomparso. Le forze dell'ordine hanno delimitato l'area e stanno operando con il supporto tecnico della Sovrintendenza per la mappatura delle strutture sotterranee.